Pittore e scultore italiano, nato a Luzzara (RE) nel 1943, è considerato uno dei protagonisti della avanguardia artistica internazionale. Molte e significative sono state le intuizioni che, fin dalla metà degli anni Sessanta, hanno connotato in modo del tutto originale e innovativo la ricerca di Parmiggiani.
Una costante nella sua opera è stata l’assoluta determinazione nel perseguire un’indipendenza all’interno del contesto artistico italiano, in un percorso – volutamente fuori da qualsiasi gruppo ed etichetta – che non ha significato estraneità e non ha impedito incontri decisivi con importanti protagonisti dell’arte contemporanea. Invitato più volte alla Biennale di Venezia, ha presentato le sue opere presso altre prestigiose istituzioni internazionali pubbliche e private. Come in una famosa affermazione di Nietzsche “il mondo appartiene al danzatore”, nell’opera di Claudio Parmiggiani ritroviamo quel teatro della danza tanto amato da Schlemmer e concepito in maniera da far assistere allo spettacolo dall’alto, ossia dall’unico punto di vista che consente al pubblico di afferrare il ballo nel suo gioco spaziale e non in una confusa sovrapposizione di piani. Nel lavoro di Parmiggiani si osserva come il rapporto tra opera, spettatore e oggetti posti sulla scena offra, a seconda dell’interdipendenza che si crea tra essi, una sterminata gamma di possibilità allo svolgersi dell’azione. Si percepisce, sia nel disegno che nella scultura, l’essenza dello spazio, camminando e toccandone materialmente i confini. Un mix di geometrie piane, suddivisioni lineari, assi, diagonali, cerchi, unite a linee immaginarie, visibili e invisibili, luci e ombre. Proprio come nel teatro di Schlemmer, dove la figura dell’attore è sempre al centro della scena, nell’opera di Parmiggiani la struttura diventa sole centrale e le sue irradiazioni hanno capacità e forza di creare forma e spazio. Un alchimista contemporaneo, sempre spinto dal desiderio di dominare la materia, come se volesse in qualsiasi modo raggiungere una sorta di immortale potenza che lo rende superiore a tutto e tutti.